| Richiamo di Fazio ai medici: per curare devono vaccinarsi Il viceministro «striglia» i dottori che fanno resistenza alla profilassi contro il virus H1N1
NOTIZIE CORRELATE I medici devono essere obbligati a vaccinarsi? Vota MILANO — Il no più deciso alla vaccinazione per la nuova influenza arriva da medici e infermieri. Sei su dieci dicono no. Prima i medici di medicina generale, o di famiglia, poi gli ospedalieri come emerso dall'inchiesta di ieri del Corriere della Sera. Il dato italiano, peraltro, corrisponde a quanto rilevato in altri Paesi europei. Insomma la «rivolta» della «prima linea», di quelli che dovrebbero affrontare la pandemia e promuovere la profilassi. Non c'è l'obbligo, è vero, ma le motivazioni addotte non appaiono molto scientifiche. Ricordano, piuttosto, quelle che serpeggiano tra la popolazione, che però risponde ai sondaggi con minore determinazione: il 30-40 per cento è contrario o non convinto. Certo che se poi sono i medici stessi, cioè coloro che devono far vaccinare, ad avere dubbi, la strategia anti-pandemia parte male.
RICHIAMO - Ecco allora che il viceministro al Welfare, Ferruccio Fazio, è intervenuto al Tg5 per «strigliare» medici e infermieri: «Si devono vaccinare contro il virus A H1N1 per essere pronti a curare i loro pazienti». Fazio sa di non poterli obbligare, ma riprendendo quanto «scoperto» dal Corriere, li esorta a «essere responsabili». «Nessuno teme per la loro salute — aggiunge —, non sono soggetti a rischio, ma devono essere in grado di curare i loro pazienti quando arriverà il picco della nuova influenza che è atteso per fine anno». Tra le categorie di medici che più delle altre dovrebbero vaccinarsi, Fazio indica «quelli di medicina generale e, fra coloro che lavorano in ospedale, i medici dei reparti di malattie respiratorie e di terapia intensiva». E quelli dei Pronto soccorso. «L'organizzazione sanitaria non può bloccarsi a causa dell'influenza — aggiunge al Corriere —. Se si ammalassero tutti insieme, chi manderebbe avanti gli ospedali?». Nessun obbligo, ma quasi. Insomma, una forte raccomandazione. Ricordando che i medici «potrebbero anche infettare familiari e pazienti»... corriere della sera
CATEGORIE A RISCHIO - Diverso il discorso per gli over 65 in buona salute, medici e non, che hanno scarse probabilità di contagio: solo il 3% della popolazione mondiale che ha avuto l'influenza pandemica ha oltre i 65 anni. Tra le altre categorie invitate a vaccinarsi, Fazio indica le persone che soffrono di malattie croniche come diabete grave, obesità, malattie cardiovascolari. «Hanno la priorità — ricorda — anche le donne che hanno superato il terzo mese di gravidanza». Allarmismo crescente, invece, per bimbi e adolescenti: nelle prime settimane dall'inizio della «seconda ondata» di contagi negli Stati Uniti, il tasso di mortalità infantile appare più alto rispetto a quello della scorsa primavera. I morti tra i minori sono l'8% del totale: quasi il doppio rispetto alla media annuale da influenza stagionale. Ma perché i medici diffidano di questo nuovo vaccino? Non è chiaro, molte le perplessità (una è che è stato «messo a punto troppo in fretta») e una generale percezione di un virus pandemico lieve. La paura di creare allarmismi ha un effetto boomerang proprio tra chi deve stare in prima linea.
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